SHIATSU IN DECUBITO LATERALE

Trattamento in decubito laterale

Terminato il trattamento da seduti, diventa più facile rilassarsi e sdraiarsi. Lo shiatsu in decubito laterale ha la caratteristica di mettere il paziente a proprio agio, diversamente dal trattamento completo della posizione supina. Essa lascia, infatti, la possibilità di rialzarsi, e prepara il paziente al passaggio dalla posizione prona a quella supina. In sintesi, rispetto alla posizione seduta, quella in decubito laterale allenta la tensione nello scioglimento delle rigidità corporee. Inoltre, permette all’operatore una migliore osservazione dei movimenti del corpo del paziente che, in quel momento, non sta usando alcun muscolo in particolare.

All’inizio, si avrà la sensazione che in questa posizione sia difficile fare shiatsu, perché avere il controllo del corpo del ricevente può risultare più complicato, come anche eseguire il trattamento stesso. Tuttavia, più ci si abitua, più si potrà apprezzare la sua utilità. Ciò permette di percepire la piacevolezza del trattamento effettuato con ambedue le mani, anche se i movimenti che esse devono eseguire per il mantenimento di posizioni complicate possono sembrare difficili.

Secondo la fisiologia

La fisiologia insegna che la posizione in decubito laterale in cui il lato sinistro (quello del cuore) resta verso l’alto è quella che, in assoluto, fa consumare meno calorie. Può essere assunta anche da persone con problemi cardiaci. Normalmente, il lato sinistro del corpo è quello che viene usato di meno. Perciò, non soffre di irrigidimento muscolare o altri sintomi di stanchezza, quindi anche per il ricevente è più confortevole. Inoltre, le zone simmetriche del corpo sono fatte in modo da mantenere sempre un certo equilibrio nell’innervazione. In questo modo gli stimoli ricevuti su un lato si propagano anche all’altro. Ivan Sechenov, medico sportivo dell’ex Unione Sovietica e fondatore della scuola russa di fisiologia, studiò il fenomeno della “simmetria”. Secondo lui, ad esempio, per sciogliere la sensazione di affaticamento dalla mano destra, anziché farla riposare, sarebbe più efficace svolgere attività con la mano sinistra. Questo aiuterebbe la circolazione sanguigna. Secondo tale teoria, pertanto, una parte del corpo può essere curata agendo sulla parte del corpo simmetrica. Bisogna però ricordare che questo non funziona sempre.

Forse qualcuno potrebbe sostenere che, siccome stare sdraiati su un lato dà instabilità, sia meglio far portare al ricevente la gamba in avanti e più in alto, facendolo quasi girare in posizione prona. Questo però è totalmente sbagliato: i muscoli si irrigidirebbero per cercare di resistere alla pressione invadente. Più l’operatore preme, più il paziente oppone resistenza, come se fosse una gara per stabilire chi è più forte. La pressione esercitata non riesce ad entrare in profondità, finendo per stimolare solo la superficie. Insomma, da ciò non si ottiene alcuna efficacia benefica ma un semplice spreco di energie.

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